McMarchesi, divinamente merda

Che da McDonald’s non ci si possa aspettare chissà cosa è lampante, che spaccino quello che fanno per “Cucina”, anche con la presa per il deretano delle divise, è invece persino fastidioso.
E se a questo si aggiunge il nome del “Divino” Marchesi la frittata è pronta da portare in tavola.
Assapora la creazione del maestro […] Musica per il tuo palato” così recita il claim stampato sulla confezione. Peccato che mi sembrava di essere ad un concerto degli Impaled Nazarene.

Non ho intenzione di stare a questionare sul what you see isn’t what you get dei fast food, ma mi piacerebbe capire il perché il “Maestro” abbia partorito una simile porcheria, di questo si tratta. Anche in confronto ad altri panini della grande M e persino peggio dell’orrendo CBO.

Un velo di maionese alla senape (unica nota intonata della sinfonia), spinaci spadellati che era meglio se rimanevano in padella, anzi nel campo direttamente, cipolla dolce in due pezzi due e carne bovina. Tutto arricchito da un croccante (ah daverodavero?) strato di bacon e racchiuso in caldo pane ai semi di girasole. Il pappagallo ringrazia.
Il nome, quasi me lo dimenticavo: Vivace!

Non oso immaginare il prossimo Adagio, indicato con ogni probabilità per gli intestini lenti.

E nei 7,20 euri del menu standard con l’aggiunta di altri 2 ci si poteva deliziare con Minuetto, una fantasmagorico tiramigiù al panettone fuoristagione, una bomba glicemica stucchevolmente dolce che ho fatto fatica a finire.